Pedalare gente, pedalare!

Come ogni anno il traffico delle festività natalizie ingolfa il capoluogo salentino, e tutti, dico indistintamente tutti, torniamo a esprimere il nostro dissenso verso chi ci governa, perché non ci ha regalato ancora un piano traffico adeguato, perché non ha creato aree di parcheggio più grandi, perché insomma ha trasformato Lecce in una bomba di viabilità sul punto di esplodere. E siccome alla macchina i leccesi non ci rinunciano, perché se non scendono “sotto la porta del negozio”, o del relativo supermercato, non sono certo soddisfatti, è quasi scontato che il malumore alberghi nel cuore di un po’ tutti gli automobilisti. Naturalmente questo non vale per i disabili, o per chi necessariamente ha bisogno di un mezzo a quattro ruote per scaricare merci o sbrigare altre faccende, in altro modo non risolvibili. Ed ecco che proprio mentre in questi giorni (tra una pausa e l’altra dal lavoro) mi reco da un punto all’altro della città, riesco puntualmente e più volte al giorno a notare le numerosissime doppie file, persone che sbraitano animosamente con i vigili che (dalla parte della ragione loro), li hanno multati per sosta in luoghi improponibili, e insomma molto nervosismo, molto stress, poca lucidità a capire il vero problema. Si è sempre detto che i leccesi meritano una città su misura … ma attenzione, Lecce è già a misura d’uomo, e non è questione solo di un parcheggio in più o una ritoccatina al piano del traffico. Lecce e i leccesi si meritano di poter godere di momenti di relax pedonale e ciclistico più sicuro, si meritano più giornate ecologiche e non perché i parametri delle polvere sottili sia da bollino rosso, si meritano di essere educati alla tutela del patrimonio storico-architettonico anche con iniziative mirate all’eco/compatibilità del traffico. Certe volte mi sale un po’ di indignazione a sentire la nostra classe dirigente, o chi si occupa di politica a vario titolo, dire sempre che è scandaloso questa o quella data omissione di azione sulla comunità, da parte di quel politico o di quella giunta. E l’indignazione soprattutto non passa, se penso che tutti sono bravi a proclamare soluzioni facili come parcheggi sotterranei, o altre amenità del genere, senza però considerare un elemento molto importante: che le strategie vanno discusse e condivise con la cittadinanza e non possono diventare solo materia da campagna elettorale (questo mio intervento è apparso su Paese Nuovo di oggi 31/12/2011  a pag.20)

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